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Una Valle tra Leggende e Storia --- Pieve Torina - 1 set 2013 - 08:30
Eremo di S. Angelo de Prefolio
L’eremo risulta immerso nel bosco in un punto in cui la valle si serra tra balze rocciose a strati rosso intenso. Nei pressi potremo visitare un manufatto romano, recentemente restaurato, che ancora congiunge le sponde del torrente, a memoria dell’importanza avuta da questa via di comunicazione dall’epoca romana fino a tutto il medioevo.
Tornati indietro per il percorso di andata potremo con le auto portarci a visitare un mulino ad acqua, in grado ancora di funzionare, ed i resti di quella che era la fortezza posta a controllo della valle.
Programma
- Partenza: Civitanova Marche ore 08:30 parcheggio antistante la Pasticceria S. Marone
- Partenza camminata nordica : 10:00
- Pranzo (al sacco): 13:30
Caratteristiche del percorso
Distanza andata e ritorno 8 km circa – Dislivello 200 m. in salita
Abbigliamento
Scarponcini tipo trekking, pantaloni lunghi, felpa, parapioggia, crema solare, cappello, cambio da lasciare in auto.
Ulteriori informazioni
Per poter organizzare la visita all’eremo, è necessario raggiungere un numero minimo di 10 persone. Si richiede quindi a coloro che intendono partecipare all’uscita di compilare il modulo sottostante entro la mattina di Sabato 31 Agosto o di comunicare la loro partecipazione a Renato (), che potete contattare anche per ulteriori informazioni sull’evento.
Visualizza il percorso con Google Maps
Geogranelli
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Geologia e acque miracolose: l’itinerario di Valle Sant’Angelo
A Pieve Torina ci siamo incamminati all’interno della Valle Sant’Angelo in cui scorre l’omonimo torrente che contribuisce con le sue sorgenti ad alimentare le acque del fiume Chienti le quali arrivano, prima o poi, tra Civitanova Marche e Porto S. Elpidio per sfociare nel mare Adriatico.
Il percorso è poco conosciuto ma ricco di spunti storici, religiosi e culturali. Ma non manca mai, quando si cammina su un qualsiasi territorio, lo spunto geologico, anche perché in ogni caso dobbiamo camminare “con i piedi per terra”.
Dopo un’interessante e suggestiva visita guidata all’eremo, in cui si è parlato anche di acque miracolose per la cura di alcune patologie, abbiamo continuato il percorso immergendo più volte piedi e bastoncini nel torrente S. Angelo per guadarlo e risalirlo fino alla frazione Fiume, una delle antiche porte di accesso ai piani di Colfiorito.
Il percorso è dominato dalla presenza dell’acqua. Questo elemento così importante per noi, ci offre lo spunto geologico per riflettere in dettaglio di come l’acqua scorra tra le valli della Marca così come siamo comunemente abituati a vederla. Nel caso particolare della Valle S. Angelo, abbiamo attraversato l’incisione del torrente negli strati di Scaglia, soprattutto Bianca e Rossa, già trovati nelle precedenti escursioni. In questo caso gli strati appartengono ad un sovrascorrimento retrostante (più a ovest) rispetto a quello del Fiastrone.
Quindi il nostro percorso ha tagliato trasversalmente una catena montuosa (tra il monte Fema e il monte Cavallo) partendo dalla Valle di Pieve Torina la quale si trova tra essa e la catena facente parte del Sovrascorrimento del Fiastrone. Così abbiamo potuto osservare la morfologia di due tipi di strutture: l’anticlinale (la forma convessa che caratterizza le montagne attraversate) e la sinclinale (la forma concava che si ritrova nella valle tra le due catene montuose parallele).
Queste strutture contribuiscono a fornire percorsi che l’acqua a volte segue e a volte supera incidendole.
Ma un altro fattore incide fortemente nel determinare la presenza dell’acqua nelle valli percorse in questo nostro itinerario: la permeabilità degli strati di roccia.
Così ritroviamo acqua corrente in valle S. Angelo dove la falda acquifera emerge in superficie riempiendo gli strati di Scaglia Bianca e Rossa (permeabili) al di sopra dello strato impermeabile delle Marne a Fucoidi.
La formazione di strati con differenti proprietà e le forze geologiche che ne determinano piegamenti, fratture, ribaltamenti ecc., insieme ai fenomeni climatici e all’azione erosiva dell’acqua, ne determinano l’abbondanza o meno sul nostro territorio. Infine, l’acqua, nel continuo scorrere tra i sottili strati di Scaglia e le sue fratture, in certi punti si arricchisce di sali minerali e sostanze a tal punto che essa diventa panacea e cura per alcuni dei nostri acciacchi…
Le foto
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Valle S.Angelo - Album di AlessandroLe foto scattate da Alessandro durante l’uscita a Valle S.Angelo del 1 Settembre 2013Visualizza album »
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Valle S.Angelo - Album di LuciaLe foto scattate da Lucia durante l’uscita a Valle S.Angelo del 1 Settembre 2013Visualizza album »
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Valle S.Angelo - Album di RenatoLe foto scattate da Renato durante l’uscita a Valle S.Angelo del 1 Settembre 2013Visualizza album »
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Valle S.Angelo - Album di SimoneLe foto scattate da Simone durante l’uscita a Valle S.Angelo del 1 Settembre 2013Visualizza album »
Commenti
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Un’uscita ‘da brivido’.
Anzi, ‘da brividi’: il primo alla schiena, entrando nell’eremo (lo sbalzo termico è stato notevole), il secondo vedendo la faccia di Francesco mentre la guida (volenterosa, certamente) disquisiva sulla validità della storiografia, con tanto di citazione tecnica del C14, e il terzo ai piedi, ‘a mollo’ nel primo guado.
In sintesi, una giornata piacevole coronata da un tempo perfetto.
Il genio civile ci fa un baffo ! Costruzione immediata di ponti in pietra (stile romanico o gotico?) e attraversamenti del torrente da acrobati.
Spunti storico-artistici davvero interessanti, grazie ai relatori. Inoltre percorso alternativo e poco conosciuto.
Mi rimane un dubbio: e’ nato prima il filosofo o l’ingegnere?…
Giornata piacevole ed interessante.
Indiana Jones in confronto a noi è un pivellino!!!
E che dire degli “uomini nordic” che con efficenza hanno costruito
passaggi sul fiume e aiutato donne e bambini a guadarlo,
lottando impavidi contro le acque tumultuose?
Bravi
P.S.: Al dubbio di Simone non so rispondere
Sicuramente una bella gita.
Ci dispiace di non aver potuto partecipare.
Speriamo di esserci la prossima volta!!
Arturo e Rosanna
Grazie a tutti per la partecipazione (e per il rammarico di non essere stati presenti) all’uscita ‘interdisciplinare’…che lascia solo un dubbio …quello di Simone. Verrà risolto sicuramente in una delle tavole rotonde già aperte durante gli allenamenti.
Qui mi scuso se il commento vi raggiunge un po’ tardivo
ma da oggi vi assicuro sarò assai più tempestivo.
Ne convengo l’avventura fu salubre ed in natura
che ci accolse carezzevole elargendoci avventura.
Ben guidati dal gran capo sulle rive e nel periglio
siamo giunti in cima al monte senza uso di naviglio.
State certi e siate fieri siam più ratti della Parca
siamo fanti o cavalieri delle VALLI DELLA MARCA!
In prosa volentieri rispondo a Simone.Il primo uomo che si è fatto una domanda e ha cercato una risposta per capire meglio se stesso o il mondo che lo circondava ,ha fatto FILOSOFIA.Il primo uomo che ha costruito qualcosa per fare qualcosa di utile ha fatto INGEGNERIA
ciao
Bene Francesco, molto simpatica la parte in rima, è valsa la pena aspettare il tuo ingresso ai commenti…ma al dubbio di Simone hai risposto?…chi si è affacciato prima alla storia …l’uomo che si pone le domande e si da delle risposte…alla Marzullo? o quello che realizza qualcosa di utile?…sempre dopo aver pensato ed essersi posto delle domande!…o no?
Al prossimo allenamento il paragrafo successivo.
Cari amici
molto tardivo il mio commento
ma non per questo meno sentito…
ho piacere di aggiungere qualche parola a quanto è stato così ben argomentato da Simone, Renato,Antonietta ed in rima da Francesco.
Una giornata piacevolmente passata in compagnia degli amici di ventura dove non sono mancati momenti di humor, cultura e attimi di suspense…!!! Non vi dico lo spettacolo che la bellezza del posto ci ha riservato..basta guardare le foto.
Grazie a Renato e grazie a tutti gli amici che hanno fatto trascorrere a me e Cristina una giornata molto ricca di amabili sorprese!
Continuando al primo detto…. direbbe il Poeta.Dico a Renato che nell’Homo sapiens la capacità di costruire utensili per fare altre cose ,per risolvere problemi concreti ha sicuramente preceduto la filosofia intesa come filosofein ciòè interrogarsi e cercare delle risposte su temi non immediatamente concreti.Ma va anche detto che se mi interrogo su come utilizzare una pietra per farne un’ascia o un piatto compio comunque quell’atto mentale che precede la azione:pro-getto vale a dire metto avanti il pensiero prima del fare con le mani.Questo è dell’Uomo.Non a caso la corretta etimologia del nome Prometeo è :pro -meteo vale a dire chi pensa prima.Insomma siamo tutti prima pensatori e poi realizzatori. Con qualche eccezione ,per esempio i discendenti di Epimeteo,il fratello sfortunato che letteralmente , epi-meteo, pensa dopo…. ciao!