Circuito Race 2019 – Bassano

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race nordic walking macerata

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Circuito Race 2019 – Bassano --- Romano D'Ezzelino - 1 giu 2019 - 09:30

RaceBassano2019_fbSabato 1 Giugno doppio appuntamento di Nordic Walking a Romano D’Ezzelino (VI). Saremo impegnati con i racers nella 3^ tappa del Circuito Federale Agonistico FIDAL nel nuovo percorso studiato da Gianfranco, Osvaldo & C a Villa Negri con un percorso interamente in erba. Con partenza dalla stessa Villa si svolgerà poi la manifestazione aperta a tutti i camminatori che con un percorso di circa 10 km. ci permetterà di visitare luoghi storici del paese dalla Torre di Col Bastia (con le citazioni di Dante Paradiso IX) ed i resti del Castello degli Ezzelini, alle fortificazioni delle retrovie della Grande Guerra.


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2 commenti su “Circuito Race 2019 – Bassano
  1. Gianni Marziali scrive:

    La cantica de lo infuocato girone

    Così salimmo da la tappa secondaia su per la terza

    che più sforzo accinghia

    tant’è più dolor che punge a caviglia.

    Stavvi Vita determinatamente e rringhia

    essamina l’atleti assegna pettorali

    incita manda secondo ch’avvinghia.

    Dico che quando l’anima mal nata a la partenza

    tutta si presenta, i conoscitor de la peccata

    sparan lo colpo infernal e la gara è iniziata.

    Iniziai “Maestro chi son quelle due

    che insieme vanno

    e paion si al vento esser legiere.

    “Vedrai quando saranno più presso noi

    e tu allor le veda

    per la corsa che e mena ed elle andranno”.

    Tale Colombo dal dìsio chiamata

    co l’ale alzate e ferme all’aurea bollente

    ma stavvi Olimpia subito appresso immensamente!

    Cotali uscir da la curva ov’è l’giudice ammattito

    a noi venendo per l’aere maligno

    si forte fù l’affettuoso grido.

    “Olimpia nostra graziosa e benigna

    che soffrendo vai per l’aere maligna

    lo podio è tuo e felice sii tu per cui sei degna”.

    Dopo che vedemmo Elle nel gran diserto

    “miserere de noi” gridammo

    “quantunque cosa noi siam od’ombra 0d’ homo incerto”.

    Per me si va ne la Azzolino bollente

    per me si va ne l’etterno dolore

    per me si va tra la nordica gente.

    Matta bestialità mosse il mio alto fattore

    fecemi la divina scuola, la somma fidal

    el grande ammore.

    D’innanzi a me non fuor cose create

    se non etterne e io etterna duro

    lasciate ogne speranza voi che partite.

    Queste parole di colore oscuro

    vedemmo scritte a la partenza

    per cui noi “Maestro il senso lor c’è duro”.

    E Vita a noi come persona accorta

    “qui convien tirar più de ogne sospetto,

    ogne viltà convien che quì sia morta”.

    Ed ecco che al cominciar de l’erta

    una calura improvvisa, polvere, breccia

    ed una via che di erba tagliata era coverta.

    E qual’è quei che volentieri in pista

    e giugne l’tempo che bere lo face ma lo fiato manca

    e ‘ntutti suoi pensier piange e s’attrista.

    Tal ci fece la corsa sanza pace

    che affligendoci il corpo a poco a poco

    ci ripigneva la dove l’sol non tace.

    L’ora del tempo e la dolce stagione

    ma non si che tedio non mi desse

    la vista che m’apparve dell’ammonizione.

    Questa parea che contra me venisse

    con testa bassa e cuore a pezzi

    alfin l’verdetto accettesse.

    Dopo ch’ebbe riscaldato il corpo lasso

    l’Uberto prese la via diserta

    sì che l’piè fermo ebbe lo scasso.

    Quivi le strida il compianto il lamento

    bestemmian quivi

    la Virtù Divina.

    E come l’avvoltoi ne portan l’ali

    nel caldo tempo a schiera larga e piena

    così quel fiato li mali eroi li mena.

    Nulla speranza li conforta mai

    non che di posa

    ma di minor pena.

    E come i grù van cantando le osanne ecco arrivar al fin lo grande Joanne

    poi l’imperador Vita ascender a l’infuocato girone

    ma non sì che gloria non avesse il mito Simone.

    “Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”

    perdonate l’Ungaretta citazione ma la musa mancò

    e ciò mi duoglie.

    “Oh ispiratrice io ti richeggio

    per quella gioia che noi inseguiam

    sfidando sempre lo male e peggio”

    ” Che tu Vita ci meni là dove dici

    sicchè noi vediam lo cielo colorito

    e color che sono eroi come il nostro Maurito”.

    Allor Vita chiamò e noi l’avremmo appresso seguito.

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